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Associazione Culturale "don G. Giacomini"

www.finesettimana.org 

L'Associazione Culturale "don G. Giacomini", svolge un'attività di tipo culturale volta alla divulgazione di una rinnovata riflessione teologica sul senso del credere oggi, attenta ad una rilettura della Parola ed attenta al modo di pensare e di vivere delle donne e degli uomini di oggi. Questa attività si concentra nella programmazione annuale, a partire dal 1979, degli incontri dei "Fine settimana", le cui relazioni sono poi tradotte in quaderni a disposizione di chi le desidera. Da alcuni anni abbiamo un sito che non solo pubblicizza la nostra attività, ma contiene ampie sintesi delle relazioni svolte durante gli incontri.

Novità dal Sito

Il quarto incontro, nell’ambito del ciclo "Ero forestiero e mi avete ospitato", è

sabato 13 febbraio 2010

"La verità crocifissa:
riconoscere il volto dell'altro"

relatore: Giuseppe Ruggieri

presso il
Centro Familiare "Madonna delle Grazie" di Madonna di Campagna
viale Azari 130, Verbania Pallanza

con inizio alle ore 15.00

E' facile entusiasmarsi, ricordava Rinaldo Fabris nel precedente incontro, per i testi di grande apertura che si incontrano nel Nuovo Testamento, in cui Gesù si identifica con il più piccolo, che è lo straniero, l'affamato, l'assetato, il carcerato per debiti... Sono testi che esprimono la fede di piccole comunità, che non hanno responsabilità pubbliche, in cui l'accoglienza è un'esigenza primaria. Diversa è la situazione dei testi dell'Antico Testamento, espressione di un Israele che deve affrontare tutti i problemi legati alla gestione della vita sociale e pubblica, a contatto con realtà diverse sul piano culturale etnico e religioso.

Nella storia biblica abbiamo un aspetto ambivalente dell'"altro", dell'estraneo: l'altro visto come minaccia alla propria identità, e l'altro, invece, da accogliere, da integrare nella propria esperienza religiosa. Questo secondo aspetto si svilupperà nel Nuovo Testamento, che attingerà alla linfa del profetismo, della letteratura sapienziale e dei codici legislativi.

Per i cristiani Dio ha il volto di un crocifisso. Il crocifisso è l'evento di cui non ci si può impossessare per trasformarlo in una verità violenta, perché è proprio il rovescio della verità assoluta. Il crocifisso è l'amore diventato solidarietà estrema, ma nell'impotenza. Non si può servirsene come di una verità che usa la violenza per affermarsi. Colui che condivide la condizione umana nella forma estrema del crocifisso è il Dio che si fa incontro e si rivela nell'ultimo della società: il malato, il piccolo, l'indifeso, lo sradicato, lo straniero.

Proprio queste considerazioni aprono alla riflessione teologica sul nostro essere credenti oggi, in una società che ha vissuto consistenti e rapidi movimenti migratori, in cui convivono sempre più persone appartenenti a culture etnie e religioni diverse. L'ideale della tolleranza oggi appare inadeguato. L'altro non vuole essere solo tollerato, ma riconosciuto con il suo volto. Dalla vicenda umana di Gesù, dal suo sedersi a tavola con i peccatori, dalla sua morte in croce emergono la centralità del farsi carico dell'altro senza condizioni, l'importanza della relazione di accoglienza e di misericordia.

Di questo ci parlerà Giuseppe Ruggieri, ordinario di teologia fondamentale presso lo studio teologico di Catania e membro dell'Istituto di Scienze Religiose di Bologna.

Degli incontri effettuati sono presenti nel sito ampie sintesi delle relazioni svolte.

nel sito http://www.finesettimana.org

oltre all’ampia rassegna stampa (giornali e riviste italiane e francesi), iniziata tre anni fa e aggiornata quotidianamente, sui temi di fede, cultura ed etica

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MO.CO.VA.

www.mocova.it 

Il MO.CO.VA. (Movimento Concilio Vaticano II) si batte perché il Concilio Vaticano II non sia solo un evento ufficiale, formale e giuridico, ma fonte ispiratrice di dialogo cordiale e intelligente con l'uomo contemporaneo. Il Concilio è stato svuotato e tradito: occorre il suo rilancio vitale.

Novità dal Sito

Mercoledì 7 ottobre 2009
ore 8,40 

 

Gli Angeli

  annunciano

  al profeta:

  BERLUSCONI

 cade

 

MO.CO.VA.
(Movimento Concilio Vaticano II)

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Noi Siamo Chiesa

www.we-are-church.org/it

E’ il sito di “Noi Siamo Chiesa” che è un movimento impegnato nella riforma della Chiesa cattolica nella linea delle indicazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. Esso opera in una prospettiva ecumenica e di dialogo interreligioso, è indipendente da qualsiasi struttura organizzata della Chiesa ed aderisce all’International Movement We Are Church-IMWAC

 

Novità dal Sito

COMUNICATO STAMPA

A un anno da Eluana i problemi sono tutti aperti. I vescovi facciano marcia indietro

Un anno fa moriva Eluana. La sua morte, avvenuta diciassette anni prima, veniva finalmente riconosciuta dalle istituzioni dopo un iter contrastato in modo inaccettabile; anche per questo ci siamo sentiti molto partecipi alle sofferenze dei suoi genitori per la vera e propria criminalizzazione che fu organizzata nei loro confronti.

I problemi posti dal caso Englaro sono ancora tutti aperti. Da credenti nel vangelo della vita e della misericordia siamo convinti che la Conferenza Episcopale italiana, organizzando una irragionevole campagna sul caso Eluana, abbia compiuto errori gravi di merito e di metodo che, col tempo, sarà costretta a riconoscere. Nell’immediato c’è da sperare che ci sia almeno un qualche inizio di ripensamento, evitando una nuova guerra di religione a difesa, nel prossimo dibattito alla Camera, del criticatissimo testo  sul testamento biologico approvato dal Senato. A ora dobbiamo però constatare che non si sta andando nel senso auspicato di un nuovo pacato dialogo con l’opposizione, con la cultura laica e con i rappresentanti della scienza medica.

“Noi Siamo Chiesa” nell’autunno-inverno 2008-2009 ha ripetutamente resa esplicita una posizione presente nel mondo cattolico che, su questo caso, era favorevole ad accettare lealmente le sentenze della magistratura coerenti con la Costituzione, a rifiutare l’accanimento praticato per troppo tempo nei confronti di Eluana e al riconoscimento per legge del diritto di ognuno di dare indicazioni preventive sul proprio fine-vita.

“Noi Siamo Chiesa” condivide le iniziative di tante amministrazioni locali di organizzare la raccolta di testamenti biologici che, anche senza efficacia giuridica diretta, sono comunque, per la famiglia e gli operatori sanitari, una indicazione fondamentale della volontà del malato.

In particolare ci sembra giusto segnalare il testamento biologico proposto dalla Tavola valdese di Milano (su http://www.milanovaldese.it/attivita/direttiveanticipate.php).

In allegato inviamo nuovamente  il documento di “Noi Siamo Chiesa” sul testamento biologico.

 NOI SIAMO CHIESA

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Teologia e Liberazione

teologiaeliberazione.blogspot.com

Da un piccolo gruppo di persone legate ad una parrocchia torinese è nato questo blog.
 Le motivazioni scatenanti sono legate alla percezione, sempre più forte, di una chiesa senza libertà, e quindi la necessità di una fede LIBERATA e di una teologia della Liberazione. Una possibilità di credere in un vangelo che dal basso salga fino alle gerarchie della chiesa per convertirle, per mostrare un volto più umano, per dare speranza a tutti coloro che non si sentono accolti, amati, rispettati da questa chiesa, per dare spazio alle loro istanze di libertà.
 Il blog raccoglie pensieri, riflessioni, commenti, articoli. Abbiamo scelto di chiamarlo “Teologia e Liberazione. La voce di chi non ha voce” per l’amicizia che alcuni di noi nutrono verso il popolo latinoamericano e per le prassi di liberazione che si sono sviluppate nel Sud del mondo. Il sottotitolo indica i destinatari del messaggio: i poveri, le donne, gli omosessuali, chi cerca sinceramente e con umiltà la verità, chi cerca la pace, ….

Novità dal Sito

Il fraintendimento di Ivan Illich

Quale vita? Non questa.

Note a margine dell’intervento di Lucetta Scaraffia su L’Osservatore Romano

Ogni volta che Ivan Illich1 apriva bocca temeva di essere frainteso. E molte volte il corso delle cose dimostrò che questa sua preoccupazione era fondata (si pensi agli infuocati dibattiti che seguirono la pubblicazione delle sue due opere più famose: Deschooling Society e Medical Nemesis). E così, quando ho letto l’articolo della storica Lucetta Scaraffia, Qual è la vita che difendiamo? (L’Osservatore Romano, 9 settembre 2009), non sono rimasto affatto sorpreso, mi sono semplicemente chiesto: dov’è sta il fraintendimento? Perché di fraintendimento doveva trattarsi o, peggio, di strumentalizzazione. [CONTINUA]

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